Ancora movimenti tellurici in casa Milan. Silvio Berlusconi sta cercando affannosamente di trovare gli equilibri societari giusti per risollevare le sorti del club rossonero e nelle ultime ore avrebbe partorito una decisione clamorosa. Adriano Galliani, depotenziato da qualche settimana per la presenza in società di Barbara Berlusconi, potrebbe nuovamente avere il totale controllo del club se la stessa figlia del patron accettasse di candidarsi alle prossime elezioni europee con Forza Italia. Un intreccio sempre stretto tra pallone e politica quando c’è di mezzo Silvio Berlusconi, che non ha intenzione di ammainare alcuna bandiera, né in un campo né nell’altro.
La situazione in casa Milan è parecchio delicata, con Clarence Seedorf in dubbio e ora pare oggetto anche di tutoraggio da parte dello stesso Galliani. Un indizio, secondo i bene informati, sulla graduale riacquisizione di potere da parte di Adriano Galliani. Lo sdoppiamento degli amministratori delegati non ha dato i frutti sperati e la coabitazione potrebbe finire già il prossimo 10 aprile. La data non è casuale, poiché rappresenta la scadenza per la presentazione delle liste per le elezioni europee: Berlusconi, che attende il responso sulla propria candidabilità, è comunque orientato a passare il testimone alla figlia Barbara, visto che Marina e Pier Silvio non hanno intenzione di lasciare i rispettivi rami delle aziende familiari.
Barbara, così come avvenuto in passato, non è intenzionata a contraddire il padre, ragion per cui alla fine dovrebbe dire sì alla candidatura, che però non la allontanerebbe definitivamente dal Milan. Certo il suo sarebbe, in caso di elezione, un ruolo marginale nella famiglia rossonera, della quale Galliani ne riprenderebbe totalmente il controllo, sia dal punto di vista tecnico, sia per gli altri aspetti sociali del club. Alla figlia del patron rimarrebbe la delega agli aspetti commerciali e il suo staff continuerà ad occuparsi dell’aumento del fatturato, cercando di vendere meglio il brand Milan in Italia e nel Mondo. Nel caso di ritorno all’amministrazione unica, di sicuro non ci sarà il paventato ingresso in società di Paolo Maldini e Clarence Seedorf rischierà davvero grosso se non dovesse portare a casa i risultati sperati nei prossimi due o tre impegni.
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